L'AEROPORTO DI TRAPANI SARÀ AEROPORTO PRIMARIO?

inserita il 22/08/2012 - da: LUCA SCIACCHITANO

In questi tempi di Spending Review non sai mai cosa lo Stato centrale deciderà di tagliare.

Qualche giorno fa si parlava del taglio delle provincie e quella di Trapani, a quanto pare, secondo le regole dettate dall'amministrazione centrale, dovrebbe essere una di quelle soppresse.
Se non che, qualche giorno fa, Livio Marrocco (deputato uscente presso l'ARS) ha ribadito che essendo la regione Sicilia a statuto speciale, la soppressione delle provincie è affare dell'ARS e non di Roma.

Ora si passa agli aeroporti.
Ad onor del vero, qualche anno fa l'ENAC aveva già commissionato uno studio dove si prevedeva il taglio di diversi scali aeroportuali e Trapani rientrava fra essi.
L'allora presidente dell'Airgest, Salvatore Ombra, tenne però a specificare che quello studio era stato commissionato prima del 2010, anno in cui l'aeroporto di Trapani aveva mostrato tutta la sua potenzialità con più di un milione di passeggeri.

La notizia di oggi è il nuovo piano aeroporti di Corrado Passera (Ministro per lo sviluppo economico).

Le foto in alto (clicca per ingrandire) mostra la mappa dei futuri scali italiani e finalmente per noi c'è una buona notizia.
Infatti, essendo considerate zone ad alto potenziale turistico, pur sparendo Comiso, Trapani viene classificato come "aeroporto primario" per le tratte low cost.

Certo, è una limitazione, ma è sempre meglio di un pugno di mosche o, come più volte sollecitato dallo stesso Passera, di piattaforme petrolifere al largo della Riserva delle Egadi.

Inoltre, l'altra buona notizia (per Trapani) è che comprimendosi il numero di scali Italiani, ci saranno più passeggeri su quelli rimanenti.
Infatti è risaputo che nei mercati, al comprimersi della concorrenza, l'offerta rimanente assorbe la domanda guadagnando maggiori fette di mercato.

C'è anche da dire che, con minori scali, e la costante richiesta dei vettori di far volare passeggeri, molti voli potrebbero rimpinguare quelli già esistenti su Trapani e, venendo a mancare scali Italiani, non è da escludersi che alcuni di questi non affrontino tratte internazionali, che, come sanno gli operatori (dipende ovviamente dalla destinazione) sono quelle più produttive e più destagionalizzanti, in quanto in molti paesi europei le ferie non sono contingentate come da noi in Italia ma ricoprono tutto l'arco dell'anno.

Gli aeroporti soppressi, ad onor di cronaca, non spariranno ma verranno dati agli enti locali che decideranno se mantenerli in vita o sopprimerli.

Il piano degli aeroporti di Passera dovrebbe approdare al Consiglio dei Ministri fra un paio di giorni e poi da lì, se non ci sono sorprese, dovrebbe seguire il regolare iter parlamentare.

Incrociamo le dita e speriamo bene.

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
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