GUELFI VS. GHIBELLINI

inserita il 02/06/2012 - da: LUCA SCIACCHITANO

I Guelfi ed i Ghibellini erano due fazioni politiche dei primi secoli del millennio trascorso.
I Guelfi appoggiavano il papato mentre i Ghibellini appoggiavano l'imperatore.
Parliamo del 1200-1300 e, questo scontro era caratterizzato dalla cruenza dello stesso e dalla forte polarizzazione ideologica che, lungi dalla ricerca del merito, costrinse, per esempio, Dante Alighieri, padre della lingua italiana ad esiliare da Firenze.
Ovvero, i Guelfi neri, piuttosto che vantarsi di avere in città un genio come Dante Alighieri, preferirono cacciarlo in nome dell'ideologia.

A parte gli ettolitri di sangue di differenza, oggi vedo molta similitudine, se non altro tra le posizioni estremiste di coloro che si definiscono di destra e coloro che si definiscono di sinistra.

Entrambi addossano all'altro le colpe della rovina dell'Italia dimenticando che entrambi, in alternanza sono stati al potere nel passato e quindi la rovina attuale è passata sopra o attraverso loro.
Entrambi sono irremobivilmente contrari ad accettare per buona una proposta che provenga dallo schieramento "nemico" anche se questa proposta si chiamasse "Dante Alighieri".
Preferirebbero bruciare Firenze piuttosto che vederla in mano all'opposta fazione ed esilierebbero i "coglioni" elettori (espressione di destra) o i "ritardati" elettori (espressione di componenti trapanesi della sinistra) che non hanno sostenuto l'unica vera fede o l'unico vero imperatore.

Una situazione tristissima che converte l'uomo da libero e indipendente pensatore a banderuola segnavento o, più semplicemente, a uomo-sanwitch di altrui ideologie, spesso e volentieri contro gli stessi interessi della persona che da voce a tali proposte/iniziative.

Però da una parte, mi arrendo all'ineluttabilità della natura rendendomi conto che se per un migliaio di anni (e anche di più volendo) le cose non sono cambiate in Italia, evidentemente è perchè le cose vanno così e non si cambiano.
A me tocca solo registrare la casistica e la statistica e prenderne nota.

In ogni caso, nel caso ci fosse qualcuno ancora in grado di valutare le cose "dal di fuori", con obiettività, segnalo una petizione pubblicata qui (clicca per aprire).

Cosa propone la petizione?
Su proposta del tanto odiato (per i ghibellini) o amato (per i guelfi) Senatore D'Alì, si chiede la messa a disposizione dei capannoni dell'aria industriale di Trapani in tempi celeri ove poter consentire alle aziende biomedicali delle zone terremotate (che volessero, ovviamente) di potersi trasferire temporaneamente nei capannoni dismessi per riprendere l'attività in tempi celeri sul nostro territorio.

E' inutile spiegare che la proposta porta benefici per tutti:
1) Gli imprenditori terremotati che potrebbero ripartire praticamente subito a produrre;
2) Ai lavoratori delle zone terremotate che, come abbiamo fatto noi per secoli andando al nord, si sposterebbero temporaneamente al sud ma manterrebbero il posto di lavoro;
3) Per l'area di Trapani che con l'idotto vedrebbe nuova ricchezza entrare.

Quindi, chi volesse, e non odiasse il Senatore ma amasse solo le idee buone, potrà firmare la petizione.

IMPORTANTE. Ho visto che i "mi piace" su facebook sono 70 mentre le firme sono solo 22.
Per firmare non bisogna mettere "mi piace" ma compilare il modulo in basso: nome cognome etc.


E' gratis e ci vogliono 30 secondi per fare la propria parte.

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
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