A SINISTRA, LA MATEMATICA È COME IL GRATTA E VINCI

inserita il 09/02/2012 - da: LUCA SCIACCHITANO

Alle prossime elezioni amministrative per il comune di Trapani la sinistra perderà.

Ma non lo dico in quanto uccello del malaugurio, lo dico perchè la matematica non è un gratta e vinci "...e che u signuruzzo c'assista".

Facciamo un pò di analisi e capiamo alcune cose.

Il comune di Trapani è un comune tenzialmente di destra.
Basta andare a vedere lo storico delle ultime elezione al consiglio comunale.
Nel 2001 il candidato Fazio prese il 60,12% dei voti
Nel 2007 il candidato Fazio prese addirittura 64,72% dei voti

In entranbi i casi, la parte del leone l'hanno fatta Forza Italia con percentuali a 2 cifre.

Quindi numeri ed esperienza alla mano, possiamo dichiarare che Trapani è una città che tende a destra.
Non ci voleva un genio per affermare ciò, ma a volte è bene ribadire l'ovvio per gettare le basi per il ragionamento successivo.

Di fronte a questo portone chiuso bisognerebbe allora scagliare un ariete compatto ed efficace, ed anche allora non ci sarebbe la certezza di sfondare la porta.

Invece la sinistra, ad oggi, si presenta con 3 diversi progetti:
- PD e terzo polo con candidati imposti dall'alto indigesti perfino agi stessi componenti del PD che però inghiottono l'ennesima badilata di merda rifilatagli dai vertici di partito;
- IDV e partiti minori della sinistra che, nonostante in questo momento sembrano gli unici ad avere le idee chiare ed un progetto, sono troppo piccoli per poter sperare in qualsivoglia riscatto;
- SEL che ancora non si è posizionata, ma prima o poi dovrà decidere se accettare l'inevitabile alleanza con il terzo polo del PD o aderire al progetto di IDV magari con delle primarie a supporto. Oppure, lanciare un progetto suo individuale.

In ogni caso, se anche i tre progetti fossero uniti, vincere sarebbe difficile.
Così è matematicamente certo che la sinistra a Trapani perderà.

Allora io faccio una proposta.
Persi per persi, persi al quadrato!
I membri dei suddetti partiti si facciano una domanda: viene prima il partito o la propria città?
Perchè prima o poi bisognerà prendere una posizione di fronte ai cittadini: voi lavorate per fare ingrandire il vostro partito o per migliorare la vostra città?

Perchè è chiaro che determinate scelte prettamente di natura "politica", volte a sacrificare la propria città per qualche ricompensa "più alta" non possono essere accettate da chi vuole il bene della propria città.
E considerato che, comunque la vogliate vedere, dal punto di vista matematico perderete...
Vi chiedo...
perchè non sparigliare le carte? Buttare il tavolo in aria e presentare un progetto civico nuovo senza alleanze, senza colore politico, da Trapani per Trapani usando parole nuove, usando quella politica/amministrativa che vorreste tanto mettere in campo ma che non vi è permesso?
Tralasciando le ipocrisie e le difese d'ufficio.
E soprattutto con un rapporto diverso con gli emolumenti pubblici, con i gettoni di presenza, con gli stipendi da politico.
Un rapporto che dia indietro ai cittadini una parte di quanto percepito per opere di pubblica utilità: e questo da programma elettorale!

Potreste perderete lo stesso, ma con la schieda talmente dritta che un righello a confronto sembrerà la falce di Trapani, abituata a piegarsi al volere altrui.

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
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