FARE TUTTO, TRANNE QUELLO CHE DOVREBBE ESSERE FATTO.

inserita il 14/01/2012 - da: LUCA SCIACCHITANO

Al prossimo Cous Cous Festival proporrò al comune di San Vito lo Capo di chiamare i partiti politici ad organizzare l'evento.

Infatti, in questi giorni sono tutti un rifiorire di iniziative, convegni, incontri, dibattiti.

Ogni giorno mi arrivano un paio di richieste di partecipare ad un nuovo evento a favore del cittadino: perchè la mia opinione è importante! perchè la voce del cittadino è l'acqua che irriga la pianta delle democrazia.

Non basterebbero 2 vite per riuscire a partecipare a tutti gli eventi organizzati.
Ed infatti non vi partecipo.

Un anno fa. Ecco!
Un annetto fa, in tempi non sospetti avrei partecipato alle iniziative (così come vi ho partecipato a quelle che mi interessavano).
Ma oggi, in questa melassa finto-democratica, che il classico, vecchio e liso copione pre-elettorale ci fornisce, tutto questo finto interesse sà di roba stantia ed ammuffita.

Vecchia politica che utilizza sempre i soliti vecchi schemi prevedibili e poco credibili.

Ed ecco che riaprono gli inascoltati cantieri, negli uffici si aprono finestrelle a tempo dove poter dare la propria opinione sugli uffici pubblici, o la strumentalizzazione di persone in carrozzella, dei recenti morti trapanesi del dramma della follia, della mancanza d'acqua, della mancanza cronica di lavoro.

Tutto finisce nella melassa, basta che abbia la sfortuna di venire alla luce, tutto finisce nella melassa.
Problemi atavici che ci portiamo avanti da oltre mezzo secolo diventano improvvisamente attuali e se ne discute, e discute ... e discute... con tante persone in giacca e cravatta, con il loro bel sorriso stampato in volto.

E in questa giostra caledoiscopica di eventi, iniziative, incontri, dibattiti reali e virtuali, la politica manca di fare l'unica cosa che invece dovrebbe fare: presentare candidati e programmi.

Soprattutto la sinistra che, in base a delle scadenze che loro stessi si sono dati (non gliele ho imposte io), dovrebbero fare le primarie entro metà febbraio ovvero fra un mese.

Certo, sarebbe stato meglio impostare tutto questo percorso già a partire da settembre, per non arrivare alla scadenza improvvisando e lanciando la monetina.
Ma in un mese i nostri aspiranti rappresentanti dovrebbero:
- redigere un regolamento per le primarie
- convincere una cittadinanza, non abituata alla partecipazione, dell'importanza dello strumento, della genuinità delle intenzioni e dell'onestà delle stesse.
- presentare candidati e programmi
- spiegare questi programmi perchè facciamo presto a dire "la pace nel mondo", se poi non ci sono i soldi in bilancio comunale neanche per tappare una buca nelle strade.

Ma, come ho avuto modo di scrivere su facebook, le primarie delegherebbero alla democrazia (questa sconosciuta) il compito di auto-eleggersi la persona che ritengono più rappresentativa.
E questo togliendo il potere decisionale ai Rais dei partiti.
perchè fintanto che c'è da riempirsi la bocca con paroloni come democrazie e partecipazione sono sempre in prima fila.
Ma quando c'è da premere il tasto, ecco che si nicchia e si aspetta.

E allora si alzano cortine di fumo, si crea una cacofonia di eventi, si apre il sipario ed ogni marionetta recita la sua parte.
E sappiate, cari cittadini, che le vostre parti in questo teatrino possono essere 2:
1) quella dell'utile idiota che partecipa convinto che dopo le elezioni tutto sarà bello, tutti continueranno a cercarvi ed a chiedere la vostra opinione anche sulla foglia che è appena caduta dall'albero;
2) Il capro espiatorio: il cittadino brutto e disinteressato. Quello senza senso civico che non ha fatto la fantozziana maratona tra un evento all'altro e che quindi, la colpa di tutto è vostra e solo vostra che non partecipate e non date il vostro contributo.

Ed invece io chiudo il sipario perchè questa ennesima riproposizione del Barbiere di Siviglia non mi piace e questa volta, guardando il re nudo negli occhi gli dico: Voglio i nomi, i programmi e le primarie.

E tu ora che fai?

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
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