NOVITÀ SULL'AEROPORTO

inserita il 04/01/2012 - da: LUCA SCIACCHITANO

Notizia di oggi: Salvatore Ombra lascia l'Airgest.

In realtà, i più attenti osservatori già sapevano che il mandato di Ombra è in scadenza e quindi tra qualche mese si giocherà un'importantissima partita sul territorio provinciale.

E come tutti i cambiamenti potrà essere una jattura o una nuova opportunità.

Sarà una jattura nel caso in cui la politica (ricordiamo che il socio di maggioranza dell'Airgest è la Provincia Regionale di Trapani) decidesse per una nomina prettamente politica basata su logiche prettamente politiche.

Potrà essere un'opportunità nel caso in cui la politica decidesse per una nomina di tipo, sì politico, ma con preponderanza tecnica.
Non un uomo (o donna) del fare, ma un uomo (o donna) che abbiano già fatto in passato.

Anche perchè c'è da ricordare, così come è successo quando è stato chiuso l'aeroporto, che gli operatori sono pronti a schierarsi di fianco del presidente dell'Airgest (e del politico di riferimento) se egli fa bene il proprio lavoro oppure ad isolarlo e lasciarlo solo (anche al politico di riferimento) nel caso in cui egli risulti inconcludente e deleterio per il settore.

La poltrona di presidente dell'Airgest non è una poltrona facile perchè può subire attacchi da tutti i fronti: dalla politica stessa in quanto gestore di un bene a partecipazione pubblica, dal settore turistico in quanto da egli dipende la principale "porta di ingresso" dei flussi turistici, ma anche dalle altre infrastrutture (aeroporto di Palermo in primis) che avrebbero solo un vantaggio dal mettere in difficoltà l'aeroporto di Trapani.

Da tutti questi attacchi si resiste (e magari si contrattacca pure) solo se c'è la solidarietà di un settore forte ed in fase di organizzazione come quello turistico.
E per ottenere questa solidarietà non ci vuole poi molto.

Secondo me la figura del perfetto presidente dell'Airgest deve essere quella di una persona che in passato ha dato prova di competenza (commisurabile dai risultati) in campo imprenditoriale, ancora meglio se legato al settore turistico o con alle spalle studi relativi al turismo.
Inoltre deve essere una persona decisa, ma in grado di saper ascoltare e dialogare.
Magari anche una persona "in conflitto di interessi" ovvero proprietario di un'attività turistica o con interessi reali nel settore turistico (n pò come avviene con sindaco ed assessore al turismo di San Vito lo Capo) in maniera tale che facendo bene, egli sia il primo a guadagnarci.

Oltre questo, bisognerà che la politica affronti per tempo l'eventuale (e quasi certa) dismissione dell'ente Provincia Regionale di Trapani soprattutto in rapporto ai legami che questo ente ha con l'aeroporto e con il settore turistico in generale.

Infatti, allo svanire delle province nel 2013, molto probabilmente si creeranno dei consorzi dei comuni ma questo potrebbe essere un serio ostacolo allo sviluppo dell'aeroporto.

Infatti se è vero che fino ad oggi la Provincia ha messo i soldi per finanziare l'aeroporto, siamo sicuri che nel novello consorzio di comuni, località come Alcamo (a pochi km dall'aeroporto di Palermo) saranno disposte a finanziare l'aeroporto.
Ma soprattutto, siamo sicuri che piccole località come Erice o Paceco avranno materialmente i soldi necessari per fare la loro parte nel finanziamento dell'aeroporto?

Questi sono temi importanti che spero chi amministra questo territorio inizi a porsi perchè se siamo all'ultimo posto nelle classifiche è anche perchè nessuno programma niente e nessuno pensa al futuro se non quando la frittata è ormai fatta.

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
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