2 SI E 2 NO.

news inserita il 09/06/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO

Domenica tutti a votare e fare il nostro dovere da bravi cittadini.

Il bello di non essere legati a nessun partito è che si può analizzare con calma e serietà i questiti, adattarli alla propria vita e, come in tutte le democrazie, in maniera puramente egoistica decidere cosa votare.

Infatti, cos'è la sana espressione di un voto se non l'egoistica ricerca della migliore soluzione ad i nostri problemi.

1) Sul nucleare voterò SI (per l'abrogazione della norma).
Non tanto perchè abbia paura del nucleare. Recentemente sto discutendo la cosa con alcuni miei amici scienziati nonchè fisici nucleari e, numeri alla mano, mi stanon dimostrando che effettivamente il nucleare è un'energia sicura.
Per lo meno più sicura delle altre fonti energetiche a parità di energia prodotta.

Basti pensare che Fukushima non ha prodotto ancora morti accertate, ma il vagone di GPL esploso a viareggio ne ha provocati una ventina tutti in un colpo. E non per questo aboliamo il GPL o il gas domestico dalle case.

Inoltre, ho scoperto che una centrale nucleare funziona esattamente come una centrale a carbone: riscaldi l'acqua, generi vapore, fai girare una turbina che crea elettricità.
Nella centrale a carbone bruci il carbone per generare il calore che riscalda l'acqua, nella centrale nucleare usi le barre di uranio riscaldate che riscaldano l'acqua.

I motivi che mi spingono a non volere centrali nucleari quindi non sono quelli legati alla salute o alla sicurezza ma sono ben altri.

Intanto perchè non è vero che avremmo energia a minor costo: per costruire una centrale ci vogliono 20 anni. Messa in funzione, ci vorranno altri 10 anni per ammortizzare il costo.
Dal 30° anno in poi, finalmente, avremo la convenienza economica ... per 10 anni... visto che dopo 20 anni una centrale andrebbe smantelalta.
Impieghi più tempo a costruirla che non a usarla ...

Secondo perchè ciò che è di ultima generazione oggi sarà un ferrovecchio fra 40 anni.
Mio padre aveva una bellissima automobile "Prinz" che, ai suoi tempi era di ultima generazione...

Terzo perchè nel paese delle ecomafie e delle case dello studente che crollano perchè mancava un pilastro (per risparmiare sui costi di costruzione), sarebbe da pazzi costruire centrali nucleari, tutto sommato sicure, dove manca qualche componente.
Basti pensare che attualmente il dissalatore di Nubia è fermo per un guasto ad una "valvola".

Infine perchè questo referendum è anche una bocciatura al piano energetico di Berlusconi e quindi una sorta di giudizio sul suo governo e quindi una bella bocciatura ci sta bene.


2) Sul legittimo impedimento voterò SI (per l'abrogazione della norma).
Perchè è ovvio che non posso accettare la tesi di lasciare lavorare in pace Totò Riina (nel caso fosse eletto) fino alla fine di un mandato che potrebbe essere rinnovato ad ogni tornata elettorale sine die.
Totò Riina vada giudicato come tutti i cittadini, anzi, se ritenuto colpevole di reati legati alla pubblica amministrazione gli dovrebbe essere interdetta a vita la possibilità di accedere nuovamente a cariche pubbliche... altro che legittimo impedimento.

3) Sulla possibilità di dare l'acqua in gestione ai privati voterò NO (per mantenere la norma).
Quando vivevo a Ravenna, aprivo il rubinetto e riempivo il bicchiere d'acqua potabile, 24 ore al giorno.
Se vivessi a Ravenna voterei per il SI, ma vivo a Trapani.
Nel momento in cui vi scrivo l'ATO provinciale, da lunedì (oggi è giovedì), non è in grado di fornire acqua a mezza provincia perchè si è rotta una valvola del dissalatore.
E secondo i conteggi che sto tenendo dall'inizio dell'anno, nella provincia di Trapani l'acqua viene erogata circa 12 giorni all'interno dei 30 che compongono il mese.
Ci sono località (come Marausa Lido) che l'acqua la vedono 1 volta la settimana con il lumicino.

Durante quest'ultima emergenza ho chiamato il numero verde del comune di Erice per farmi portare un'autobotte ma mi è stato detto che non potevano portarmela quindi ho dovuto comprare l'acqua... da un privato.

Ancora... fino a qualche anno fa, i cittadini di Trapani hanno pagato le bollette dell'acqua a forfait, non a consumo, con costi esorbitanti nella stessa bolletta.

Ancora... Esiste una dispersione nella provincia di Trapani di circa il 50% dell'acqua che va persa e si butta. E questo nel momento in cui, il restante 50% di acqua viene erogata per meno del 50% dei giorni dell'anno.

Oltre alla beffa, anche il danno perchè, non avendo acqua potabile dal mio rubinetto sono costretto a spendere ogni anno circa 100 euro di acqua minerale (oltre alla bolletta idrica)

Infine, provate a non pagare la bolletta dell'acqua.
Pensate che venga il sindaco a casa a farvi le carezzine oppure pensate che vi taglino la fornitura?
La procedura amministrativa di recupero credito nel caso delle bollette insolute dell'acqua prevede tutta una serie di procedure, tra le quali, appunto, il taglio della fornitura.
Chi afferma il contrario mente sapendo di mentire.

E tutto questo è attualmente in mano al pubblico: Provincia e Comuni.
Questo dimostra con i FATTI, prima ancora che con le filosofie, che, per lo meno in provincia di Trapani, ovvero a casa mia, votante di un referendum sull'acqua, il pubblico NON E' IN GRADO DI GESTIRE LA DISTRIBUZIONE DELL'ACQUA.

E allora mi va bene che subentri uno o più privati in concorrenza perchè peggio di così non si può proprio fare.

Io sono disposto a pagare di più (spendo 100 euro di acqua minerale ogni anno...) per avere acqua potabile dal mio rubinetto 24/24.

L'importante è non dare la gestione in regime di monopolio ma liberalizzare la distribuzione della risorsa e lasciare che la concorrenza si scanni a nostro beneficio (miglior servizio a prezzo più basso)

4) Sulla possibilità di fissare la tariffa in base agli investimenti voterò NO (per mantenere la norma).
E' normale che se riparano le condutture (che DEVONO essere riparate) questi costi finiranno inevitabilmente ammortizzati in bolletta.
Ma io voglio l'acqua a casa e di pagare qualcosa in più per avere questo "privilegio" non mi pesa.

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
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