5 DOMANDE INNOCENTI

news inserita il 06/06/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO

Leggo or ora sul sito dei paladini dei valori di Trapani 5 domandine che mi vengono formulate di cui non capisco dove stia la trappola visto che sono 5 domandine innocenti alle quali non ho nessuna difficoltà a rispondere e si tratta di fatti quotidiani avvenuti qualche tempo fa.

Infatti, se da un lato è vero e dimostrabile che il consigliere comunale Nicola Causi non ha mai versato un euro nella tesoreria del circolo, dall'altro mi si chiede di raccontare alcuni fatti, tutto sommato banali nella loro normalità.

Ma andiamo con ordine.
Essendo stato tesoriere del circolo per quasi un anno, ovviamente so di cosa sto parlando.
E tutto sommato il nostro consigliere conferma quanto detto da me:
"Il fatto che, [...il tesoriere...n.d.r.], non abbia avuto l’occasione di registrare in entrata quanto sopra indicato, pur corrispondendo al vero non informa correttamente sulla questione."

Non informerà, ma i casi sono 2: o il consigliere comunale ha versato i soldi nelle casse della tesoreria per finanziare il circolo, oppure non li ha versati.

Ed infatti lo stesso consigliere ci informa che corrisponde al vero: non ha mai versato un euro nella tesoreria del circolo.

C'è da precisare che negli altri partiti, per esempio nel PD, metà dei soldi delle tessere restano al circolo e gli eletti versano regolarmente una quota.
Cosa che "pur corrispondendo al vero" in IDV non è successa quando io ero tesoriere e "tessevo i miei oscuri, velleitari ed infantili complotti contro il partito" (lavorando per il circolo anche il sabato, la domenica ed i giorno di capodanno, venerdì 01/01/2010 n.d.r.).

Il fatto poi che Nicola Causi abbia messo a disposizione gratuita un locale, pagando 5-10 euro di luce al mese per quel paio d'ore che ci incontravamo 1 volta la settimana, gli fa onore, ma non è risolutivo della questione.
Gli eletti negli altri partiti versano una quota periodica al circolo: lui si mette in tasca tutti i soldi (tranne le 10 euro di luce succitate).
Per carità: liberissimo di farlo ma ognuno poi può trarre le proprie conclusioni.

Proseguendo con il loro articolo, scopriamo che io sarei invidioso... e di che cosa dovrei essere invidioso? Ho smesso di cercare la risposta a questa domanda da quando Berlusconi ha iniziato a porla. Tutti invidiosi di Berlusconi e di Nicola Causi non sapendo decidere di quale dei due essere più invidioso.

1)- dal 1998 e fino al mese di gennaio del 2010, il sottoscritto, continuamente e senza interruzioni, ha messo a disposizione del partito e del circolo un locale arredato, con luce, telefono, acqua, computer, cancelleria, personale e quant’altro necessario affinchè una struttura politica possa efficacemente operare e ricevere ospiti. Naturalmente costui non ha potuto eseguire nessuna registrazione in uscita di cassa perché tale struttura è stata messa a disposizione gratuitamente con spese a carico del sottoscritto.

Fino a Gennaio del 2010 ha messo a disposizione i locali del suo ufficio... da Gennaio 2010 in poi, da quasi 2 anni, neanche più quelle famose 10 euro di luce?

2)- nessuno degli iscritti al circolo, compreso il sottoscritto, era ed è obbligato a versare quote periodiche di alcun tipo e quindi non può avere registrato in entrata alcun altro versamento da parte degli iscritti (Attenzione qui!!! Poi commenterò questa frase). Eppure il circolo era ed è operativo. Quindi qualcuno ha provveduto e continua a provvedere al relativo finanziamento quando si rende necessario.
Gli iscritti non erano obbligati a versare nulla, eppure mi si chiedeva di passare con il piattino ad ogni riunione per raccogliere fondi. Ovviamente, per dignità, mi sono sempre rifiutato di domandare (e dare) l'elemosina ad un partito che non lascia un euro delle tessere ai circoli ed incassa pure 60 milioni di euro l'anno di rimborsi elettorali!!!
Ma i tesserati, bontà loro, versavano comunque qualcosa nel fondo cassa ed ho visto io stesso con i miei occhi, disoccupati versare 1-2 euro nel fondo cassa.
Ed adesso il consigliere ci informa che lui non era e non è obbligato a versare nulla...
Chi legge può farsi la propria opinione senza bisogno di ulteriori commenti.

Ora arriviamo alle 5 richieste di delucidazioni:

1)- dell’ammanco di cassa riscontrato durante la sua gestione e del generoso contributo del circolo per risolvere il problema che ha creato;
Ovviamente non voglio pensare che i nostri paladini dei valori stiano insinuando che mi sia messo in tasca questi soldi, ovvero che li abbia rubati io.
Scadremmo nella diffamazione (art. 595 c.p.) e calunnia (art. 368 c.p.) e non credo che, seppur accecati dal loro odio, siano tanto ingenui da scadere nel penale.

Riguardo a questo ammanco, si tratta di 70 euro che con pazienza si erano raccolte nei mesi in cui io ero tesoriere con le collette di cui sopra, vendendo qualche DVD con Antonio Di Pietro a Trapani, una lotteria: cose di questo tipo.

Se c'è stato un ammanco di cassa, significa che allora c'erano stati dei versamenti da parte degli iscritti, allora non capisco perchè Nicola Causi debba mentire dicendo che non ci sono stati versamenti (l'ho sottolineato in rosso poco sopra).
Comunque, menzogne a parte, è successo che durante una riunione, qualcuno degli iscritti si è rubato la cassa con dentro le 70 euro.
Una settimana dopo, quando ho lasciato il partito ho consegnato la tessera e 70 euro perchè, ricadendo sotto la mia responsabilità, era una mia colpa il non essere stato attento alla cassa.
C'è anche da dire che tutto mi potevo aspettare ma non che all'interno di un circolo dove tutti ci conosciamo, per giunta di Italia dei Valori, uno dei tesserati si fregasse la cassa!!!

Ma, niente scuse! Colpa mia ed ho messo le mani in tasca per restituire immediatamente quanto da altri rubato.

(Per dovere di cronaca, qualche giorno dopo, l'attuale tesoriere, Di Giorgi, è venuto in ufficio e mi ha restituito le 70 euro senza che io le avessi richieste.)

C'è da dire che, per un'azienda come la mia, con 70 euro non ci pago neanche la bolletta della luce.
Capisco però, che per un circolo con all'interno un consigliere che non versa neanche 10 euro mensili, 70 euro, raccolti a 1 euro a 1 euro, possano essere definito un "generoso contributo".

2)- della sua “generosa” offerta di mettere a disposizione del partito e del circolo un locale di sua proprietà previo pagamento di un congruo canone di locazione mensile;

Questa l'avevo dimenticata ma effettivamente avevo proposto al circolo di poter utilizzare un locale di proprietà di mia madre ad un canone mensile equivalente ad 1/3 di quello che attualmente pagano in via Passaneto.
E benchè oggi Causi sia dichiari indignato dall'offerta, allora la soluzione venne valutata serenamente, insieme a tante altre soluzioni possibili, ma venne scartata in quanto il locale risultava piccolo e, di selezione in selezione, si scelse l'attuale locale in via Passaneto con relativo affitto e spese di condominio annesse.

3)- della sua richiesta di denaro per consentirci, bontà sua dopo averlo oscurato, di continuare ad usare il prececente sito;
Causi si vanta di aver messo a disposizione il locale e 10 euro di luce al mese.
Io posso vantarmi di aver creato e messo a disposizione, gratuitamente, il vecchio sito internet di IDV del valore (di mercato) di circa 1500 euro.

Se Nicola Causi fosse uscito in malo modo (così come sono uscito io) da IDV ci avrebbe permesso di poter continuare ad utilizzare gratuitamente i suoi locali? Ovvio che no!
E allora perchè io avrei dovuto regalare il mio sito internet a IDV?

In maniera estremamente corretta ho consegnato le chiavi di accesso (perchè il proprietario del dominio è Nicola Causi), le foto ed i contenuti inseriti (che erano di proprietà del circolo che li aveva creati) e mi sono portato via i miei "mobili" del valore di 1500 euro, regolarmente messi a preventivo a IDV.
Il circolo non ha accettato il mio preventivo di lavoro e si è fatta fare un sito gratuito (e si vede!) da qualche altro fornitore.
Niente di nuovo sotto il sole.

4)- delle menzogne relative al fatto che il coordinatore provinciale del partito avrebbe trattenuto la quota della sua presunta tessera 2010, mentre tale quota era in possesso e nella disponibilità di un suo stimatissimo amico, anch’egli ex-tesserato;
Stiamo parlando delle 20 euro di iscrizione?
Non so chi le aveva, ed onestamente, non è che ci perda il sonno dietro 20 "ricchi euro".
Forse perchè se io fossi consigliere comunale devolverei metà gettone per cause sociali.
Quindi, da un consigliere che non caccia una lira alla tesoreria del circolo dicendo che "non è obbligato", capisco che il problema possano essere le 20 euro.
Il problema in quel caso è stato un altro: Enzo D'Alberti non ha rispettato i regolamenti interni e Nicola Causi ha mentito nelle sue memorie ai probiviri solo per gettare fango sul sottoscritto come ampiamente argomentato nella sezione "Sciacchitano contro IDV".
Ed i corifei ed ex compagni non hanno detto nulla del fatto che Causi dichiarasse il falso ad un tribunale interno, ovvero che io sono ricordato nel circolo per le continue liti.
(Non farò nomi, ma chi mi legge dovrebbe alzare un attimo la spina dorsale e tirare fuori gli attributi e capire che i "valori" passano anche e soprattutto, dall'affermazione di ciò che è giusto.
Come le 3 scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano, eh?
E si rimane schiavi fintanto che non ci si decide a liberarsi della soggezione!)

Entrambi hanno trattato il partito come una sorta di feudo con D'Alberti addirittura che mi tacciava di incompatibilità con il partito salvo poi essere smentito dagli stessi probiviri regionali.
Storie di ordinaria mala-gestione del potere all'interno della quale non capisco cosa c'entrino le 20 euro di tesseramento.
Forse D'Alberti o Causi si accapiglierebbero per 20 euro? Non lo so.
Io non di certo: i motivi erano ben altri.

Motivi che hanno portato, alla fine della festa, ad una spaccatura nell'IDV di Trapani con la fuoriuscita di Giuffrè e del suo circolo, ovvero, in numeri, del 25% del partito a Trapani. Non credo che tutto questo sia avvenuto per le 20 euro.

5)- del messaggio con cui ci minacciava con infantile delirio di onnipotenza che se non gli avessimo permesso l’iscrizione al partito, ci avrebbe distrutto così come ci ha creato e i nostri nipoti avrebbero ricordato come fummo distrutti.
E infatti avete fatto tutto da soli.
Nel momento in cui avete contravvenuto ai regolamenti regionali, mentito ai probiviri e di fatto creando una sorta di porta di ingresso nel partito dove, per entrare bisogna baciare l'anello, avete dato una chiara ottica alla cittadinanza.

Non a caso, IDV in tutta Italia (tranne che a Napoli) è un partito alla frutta perchè, anche a Trapani, gli iscritti, prima o poi si ricorderanno delle collette e dei soldi chiesti ai ragazzi ed alle ragazze disoccupate mentre il consigliere comunale, seduto in ultima fila, con le braccia incrociate sulla pancia assisteva alla scena.

Prima o poi se ne ricorderanno anche loro che credevano in alcuni valori ed oggi si ritrovano corifei a dover fare finta di niente.
Si ricorderanno anche loro che avevano la schiena dritta (come il sottoscritto) ed erano in quel partito con la speranza di poter fare una politica nuova invece di doversi vedere distinguere fra "organo politico" (composto dal solo Nicola Causi) e "organo tematico" (composto da tutti gli altri).

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
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