IMMIGRATI, LA STRATEGIA CIALTRONA DEL GOVERNO

news inserita il 02/04/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO

In questi giorni la politica sta cavalcando la questione della tendopoli a Kinisia per farsi un pò di pubblicità.

Giustamente gli abitanti della zona protestano ed hanno i loro motivi.

Innanzitutto perchè le rassicurazioni del prefetto e dei vari Maroni valgono meno di niente.

Sarà che io sono siculo e retrogrado, ma a me hanno insegnato che la parola è una ed un uomo senza parola non è un uomo.
Quando Maroni dice a Manduria che "state tranquilli!!!! verranno ubicati solo un TOT di clandestini" e dopo un mese ne mettono dentro il doppio già capisci che la parola di Maroni, così come il suo onore, valgono meno di zero.

E per questo, alle rassicurazioni dei vari politici e politicanti non crede più nessuno.
Venisse Napolitano a dirci che a Kinisia non saranno ubicate più di 800 persone, allora potremmo ancora crederci, ma che me lo venga a dire uno dei ballerini del circo... giustamente la gente non ha molta fiducia.

Così come non si ha la minima fiducia nella soluzione prospettata dal governo al problema.

Guardando le immagini di Maduria, appare chiara la strategia del governo sulla questione migranti.
Stivarli tutti in qualche posto per fare un pò di propaganda, fare un buco nella rete di dietro e girarsi dall'altra parte mentre questi scappano, visto che sappiamo tutti che la maggior parte troveranno il modo per andare in Europa e quelli che rimangono qui, alla prima occasione utile verranno rimpatriati in Tunisia (ma anche no).

E' una soluzione, per carità!
La più cialtrona possibile, ma è una soluzione.

Si poteva battere i pugni sul tavolo in sede Europea.
Si poteva organizzare una macchina della solidarietà che distribuisse queste persone in giro per l'Italia.
Si potevano rimpatriare forzatamente o attuare un blocco navale.
Si poteva sparare sui barconi.

Ogni azione avrebbe dato un'impronta, un colore all'azione di govero: umanitaria, autoritaria, intransigente, organizzata.
Si dovevano fare delle scelte e decidere quale maschera indossare.

E la maschera scelta è stata, come sempre, quella del pagliaccio.

Una pagliacciata che ha visto, prima sbraitare per un mese che sarebbero arrivati un milone e mezzo di clandestini (dal 2 marzo)..

Poi quando i clandestini sono arrivati davvero, erano tutti impreparati. Come il cervo che si ferma in mezzo alla strada quando vede che la macchina lo sta investando.
In un mese il governo che si aspettava un milione e mezzo di clandestini (ne sono arrivate qualche decine di migliaia) non ha pensato a preparare uno straccio di piano?

L'unico piano è stato quello di abbandonare 6000 persone in un'isoletta, con 3 bagni senza acqua, con un fortissimo rischio epidemie e malattie sia per gli africani, sia per gli italiani.

Finalmente, dopo diverse settimane, finisce la serata Bunga Bunga e Berlusconi riesce ad occuparsi del problema e parte per Lampedusa.

Va lì, e sedando le proteste dei cittadini con minacce e con l'intervento del sindaco, parte il secondo tempo della commedia italiana.

Berlusconi compra casa (che però forse non ha comprato affatto), promette casinò, campi da golf, nobel per la pace.
Poi fa un fischio ed una pernacchia ed in 48 ore Lampedusa sarà libera!

(Peccato che, causa maltempo, le 48 ore sono passate e ci sono ancora 3500 immigrati sull'isola. Ma vabè... la parola per i politicanti non è un valore ma merce a buon mercato)

Grandi applausi dei lampedusani e gli immigrati vengono portati, quelli evacuati, a Manduria.

E qui si consuma il penultimo atto di questo cinepanettone italiano.

A Manduria vengono stivati tutti nel campo profughi (perchè di questo si tratta).

E, con la solita furberia tutta italiana, i vigili del fuoco fanno un buco nella recinzione ed ecco risolto il problema degli immigrati in perfetto italian style!

Infine, ultimo atto della commedia, i migranti arrivano al confine con la Francia (vera destinazione di molti di loro) e, prima o poi passeranno il confine.
Nel frattempo si ammassano tutti a Ventimiglia dove gli agenti locali hanno avuto ordine di fare finta che tutte queste persone che con la legge vigente sarebbero dei fuorilegge in quanto soggetti al reato di "immigrazione clandestina" non vengono fermati, controllati o perquisiti.

Cioè, così come i vigili del fuoco hanno fatto il buco a Manduria, così i poliziotti di Ventimiglia non applicano la Bossi-Fini.

Perchè tutto questo teatrino, che tutto sommato è anche ben congeniato: cialtrone, ma ben congeniato?

Perchè se il governo avesse lasciato i clandestini a Lampedusa ci sarebbe stata la guerra civile.
Se li avesse lasciati a Manduria ci sarebbe stata la guerra civile.
Se li avesse spostati a Ventimiglia in un campo ci sarebbe stata la guerra civile.
Se avesse provato a estradarli in Francia, ci sarebbe stata la guerra europea.

Allora, il governo si comporta come mio figlio di 5 anni.
Invece che prendere una decisione ed accollarsene le conseguenze, lascia che siano i clandestini stessi a decidere per il governo.

Fa finta che questi scappino, fa finta che questi non arrivano a ventimiglia.
Fa finta, come al solito che il problema non esiste.

E quando farà finta di accorgersene (per esempio a Ventimiglia, fra qualche settimana quando la città sarà invasa da 10.000 tunisini) ecco che scatterà l'ennesima emergenza italiana.
L'ennesimo show di Berlusconi.
L'ennesima legislazione speciale.
Magari (in molti sperano) l'ennesima campagna elettorale dove presentare la soluzione dell'emergenza (creata da loro stessi) come biglietto da visita per le elezioni.

Per questo il problema di Kinisia credo sia un problema solo temporaneo.
Nel tempo che i manifestanti andranno lì a protestare, non appena sarà finita la protesta si gireranno chiedendosi "eppure ero convinto che ci fossero più immigrati in questo campo quando siamo arrivati...."

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
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