FURBIZIA LAICA

news inserita il 15/02/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO

Qualche mese fa l'amministrazione Tranchida ha donato 100.000 euro a 4 parrocchie (Nostra Signora di Fatima, Sacro Cuore, Sant’Anna, Maria SS di Trapani) per ammodernare e mettere in sicurezza gli oratori.

Qualcuno si è lamentato del fatto che lo Stato non dovrebbe dare soldi alla chiesa visto che essa ha già i suoi entroiti.
E, per avvalorare questa tesi si è tirata in ballo la laicità dello Stato.

Io sono uno che crede fermamente alla laicità dello Stato.
Ma credo anche che lo Stato (o chi amministra) oltre ad attaccarsi al petto il gagliardetto del perfetto laico dovrebbe anche essere furbo e ragionare sulla convenienza.

Mi spiego.
Lo Stato Italiano è laico pertanto nei locali pubblici non dovrebbero, a mio avviso esserci simboli religiosi.
Soprattutto nei locali dove si "tratta" la vita delle persone di diverso orientamento religioso.

Un musulmano, imputato, in tribunale, davanti ad un giudice che decreterà della sua vita, non deve trovarsi davanti un simbolo religioso non suo.

Un Buddista, in ospedale, in letto di morte, mentre eleva la sua ultima preghiera al suo dio (i buddisti non hanno un Dio, lo so) non deve trovarsi davanti un simbolo religioso non suo.

Un bambino Ebreo, a scuola, mentre viene educato alla cultura ed al sapere, non deve sentirsi discriminato perchè vede ogni giorno davanti a se un simbolo religioso che non gli appartiene.

Anche perchè si apre una questione di integrazione delle minoranze.
Ovvero, il bambino ebreo potrebbe sentirsi escluso se, ogni giorno, sul muro della sua classe c'è un simbolo che gli ricorda la sua diversità dal 90% degli altri bambini.

Infine, tanto per fare quadrare il discorso, se nessuno si sogna di mettere una bandiera italiana (simbolo della nostra civiltà e della nostra cultura) sull'altare di una chiesa, non vedo perchè ci debba essere un crocefisso negli uffici del comune.

E' un argomento abbastanza controverso ma questa è la mia opinione sulla laicità dello Stato.

Diverso è il discorso, e ritorniamo all'inzizio, di un'amministrazione che dona 100.000 euro agli oratori.
Infatti qui la laicità è solo una questione marginale.

Infatti, quanto sarebbe costato all'amministrazione creare un impianto pubblico comunale e poi a mantenerlo anno dopo anno?
Di sicuro più dei 100.000 euro stanziati.
E questo per avere 1 solo impianto.

L'amministrazione di Erice, invece, con 100.000 euro ha reso operativi 4 impianti scaricando i costi di gestione degli stessi sulla chiesa.

Ed alla fine ci hanno guadagnato tutti.
1) Il comune che con 100.000 euro mette in moto 4 impianti invece che 1. Risparmiando anche i costi di gestione
2) I cittadini che si ritrovano con 4 impianti funzionanti
3) La chiesa che ha i suoi impianti ristrutturati.

La preoccupazione qual'è?
Che i "parrini" insegnino un po' di catechismo ai ragazzi tolti dalle strade?
L'alternativa quale sarebbe?
Lasciare i ragazzi in mezzo alle strade ad imparare ben altri tipi di "catechismi"?

Laico si, ma bello furbo però!

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
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