LA NOSTRA POMPEI: LA COLOMBAIA

news inserita il 21/11/2010 - da: LUCA SCIACCHITANO

E' ormai chiaro a tutti che senza interventi di recupero, la Colombaia di Trapani è destinata prima o poi a crollare trasformadosi nel disastro storico che ha svergognato l'Italia in giro per il mondo e che è il chiaro simbolo della decadenza della seconda repubblica (speriamo) al termine del suo ciclo di nulla.

L'associazione "Salviamo la Colombaia" si sta interessando in tal senso per cercare di recuperarla con un'azione abbastanza concreta che potrebbe dare dei frutti.

L'idea è quella di fare trasferire la proprietà della Colombaia, dal demanio (e quindi Stato nazionale) alla Regione Siciliana e da li, trasferirla ad un ente ancora più vicino (provincia o comune).
Una volta trasferita la proprietà/competenza alla provincia di Trapani o addirittura al comune, le procedure per il recupero del bene diventano molto meno burocratiche visto che l'ente che prende le decisioni sarebbe anche l'ente che eroga i fondi.

La notizia buona è che a settembre 2010 la Colombaia è stata inserita fra i beni da trasferire alla regione Sicilia. (in basso, in allegato la lettera)

Il castello non è stato ancora trasferito, ma si sta procedendo, con gli elefantiaci passi della burocrazia statale, verso questa direzione.
Inoltre, nella finanziaria regionale sono stati stanziati 600.000 euro per il recupero (!) del bene. Meglio di niente. Certo non lo tiri a lustro, ma nell'immediato si può impedire il crollo.

E già si guarda avati: cosa dovrà diventare la Colombaia futura?

Ad oggi sul tavolo mi pare di aver visto solo 2 proposte: darla in concessione ai privati per farci un casinò, tenerla lo Stato e farci un museo.

Nel formare la mia idea ho fatto ricorso alla memoria storica: abbiamo esempi di beni gestiti dallo stato e di beni gestiti dai privati? Possiamo fare un confronto con il passato?

Riguardo ai privati potrei citare le torri del Balio di Erice, date in concessione a privati ed oggi splendide dopo un passato che le aveva ridotte quasi a ruderi.
Ma potrei citare anche il lido di Marausa coperto dalle alghe tranne la zona data in concessione.

Riguardo al pubblico, invece, potrei citare il museo di storia di Torre di Ligny, perennemenne chiuso ed abbandonato all'incuria.
Oppure il museo Pepoli, che per lo meno è aperto, ma solo "part Time".

Per non parlare del fatto che la Colombaia è tutt'oggi in mano al pubblico con il risultato che è sul punto di crollare!

Inoltre, creando un museo puoi dare posto di lavoro a seconda della disponibilità statale: 2-3 persone?
Dandole al privato (dipende cosa ci si costruirà) puoi dare lavoro a 50-100 persone.

Ancora...
Lo Stato per mettere a nuovo la colombaia spenderebbe 10 volte (soldi delle tasse dei cittadini) di quello che spenderebbe un privato (soldi suoi).
Con il medesimo risultato: avere la colombaia tirata a lucido.

Ancora...
La Colombaia in mano allo Stato rappresenta un costo (manutenzione, illuminazione, stipendi etc.).
La Colombaia in mano ad un privato rappresentano entrate come tasse di concessione governativa per 10-20 anni.

Ma se non bastasse.
Le entrate dalla vendita di biglietti di un museo rappresenterebbero ben poca cosa rispetto alle entrate che potrebbe generare (a livello di tassazione) gli utili prodotti da un casinò con albergo e ristorante annesso.

Ancora...
In un'ottica di promozione turistica, il museo è un'infrastruttura passiva mentre il casinò è un'infrastruttura attiva.
Significa che la gente viene a Trapani per vedere Trapani e, trovando il museo, entra.
Il casinò invece attirerebbe turisti quindi creerebbe turismo.
Non sarebbe da supporto quanto invece parte attiva, aumentando il flusso turistico della città.

L'importante, a mio avviso, è che il concessionario dia libero accesso alla Colombaia per far si che anche i turisti ed i cittadini (non clienti) possano accedervi per visitarla.

E nulla vieta al comune di porre come vincolo di concessione la creazione di un percorso storico all'interno del castello con un'ala adibita a museo.

Scarica l'allegato

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
privacy

powered by First Web - segnalato su www.viveretrapani.it